Descrizione Seminario
In questo seminario attraverso l'amore dell’Energia Cristica ci daremo la possibilità di riportare nella nostra struttura energetica “la chiave della vita o croce ansata”, antico sacro simbolo egizio. Qualche anno fa durante un viaggio astrale iniziatico, sono stato portato a fare esperienza (attraverso una fusione alchemica / rinascita) di questo simbolo e di quanto attraverso di esso tutto potesse essere visto e vissuto con estrema chiarezza e verità in tutta la sua bellezza attraverso gli occhi di Dio stesso. Quei tempi però non erano ancora maturi per poter condividere tale esperienza ma ora finalmente lo sono, per questo ci ritroveremo insieme a sollecitare la fusione della “chiave della vita” in noi e riportare così visione e verità in tutto ciò che sta accadendo in noi e fuori di noi. Sappiamo che la chiave è uno strumento necessario per aprire una porta, in questo caso l’apertura della porta siamo noi ed essa conduce a una nuova consapevolezza di se stessi con un contatto ancora più profondo con noi e con Dio dentro di noi. La Croce ansata o Ankh nell’antico Egitto simboleggiava il dono della vita e anche dell'immortalità. Il termine Ankh significa infatti “vita “ o anche “ chiave di Iside (madre o moglie dei Re)”o “chiave dei grandi misteri”. Per gli egizi questo simbolo aveva un evidente potere magico, non a caso in alcuni bassorilievi i sacerdoti erano raffigurati nell’atto di donare con l’Ankh, l’energia vitale capace di donare l’immortalità ai defunti. Per questo l’Ankh o Croce Ansata ha un grande valore legato alla rinascita stessa. L’ansa superiore di forma ovale 0 circolare ricorda all’ourorobos e cioè il serpente che si morde la coda (eterna ciclicità della vita). La Croce a forma di T è invece la condizione della morte, cioè dello stato di elevazione nel quale i prescelti vengono a trovarsi prima di arrivare ai Grandi Misteri. L’Ankh è anche un perfetto simbolo dell’uomo, dove l’ansa è la testa-utero e il tau è la spina dorsale, la cui energia deve penetrare, come un fallo, la testa-graal e ridestare i sensi superiori celati negli ultimi due chakra: il 6° chakra della pineale e il 7° chakra della corona. Il vero senso di questo simbolo è legato al terzo occhio, che deve aprirsi come un fiore attraverso il potere kundalini della spina dorsale, e che deve fluire nella testa per attualizzare il risveglio del Dio in noi. Per comprendere pienamente l’importanza della croce ansata, dobbiamo ricordare che nei tempi antichi veniva applicata nel punto del terzo occhio ai re e ai sacerdoti in segno di elevazione spirituale, perché il terzo occhio era completamente aperto, quindi pronto a mostrargli tutte la verità. Nella prima fase della giornata attraverso l’energia Cristica andremo a richiamare la visione e la fusione dell’Ankh nella nostra struttura energetica, successivamente visto che questo simbolo contiene in se una duplice valenza sia Solare che Lunare, andremo poi a polarizzare i due aspetti, potendo così usufruire di tutte le caratteristiche, della dimensione maschile e di quella femminile. La parte polarizzata della Luna che stimola l’immaginazione, la fantasia e combatte i disturbi del sonno e la depressione e la parte polarizzata di Sole che rivitalizza l’organismo e favorisce il benessere fisico ed emotivo.
Nella fase finale verrà invece stimolata l’unione del maschile con il femminile, perché solo da questa unione può emergere la vita (possiamo rinascere), sia intesa in senso materiale, sia in senso spirituale. Ed è quest’ultima la reale valenza dell’Ankh: la vita eterna, la vita nell’eterno presente. Solo le nozze mistiche dello spirito e dell’anima in noi, del maschio e della femmina, possono donare la vita eterna all’iniziato, perché saremo così in grado di richiamare in noi il figlio così tanto atteso, il Cristo.