SIGNIFICATO DELLA VITA – l’ETERNO
Spesso ci ritroviamo a porci quesiti sulla nostra vita e sul suo significato più profondo di essa, ponendoci ad intervalli di tempo domande fondamentali per dare un senso a ciò che viviamo ...
Chi sono ?
Da dove vengo ?
Qual'è lo scopo della mia vita ?
Dove sto andando ?
Ognuno di noi almeno una volta nell' arco della propria esistenza si é rifugiato in se stesso nella speranza di trovare quelle risposte, ma perché mai ?
Cosa ci spinge a tutto questo ?
Perché in noi vi è un così forte richiamo ?
Ebbene tutto nasce da un senso di profondo vuoto presente in ognuno che non ci fa sentire in realtà davvero VIVI (non vi è vera PACE), in tutti noi esso è presente e tutti cerchiamo di ricolmarlo dandogli tanti nomi.
Per ciò che riguarda il mio sentire questa ricerca può essere suddivisa in 3 Tappe fondamenti che chiamerò per facilitare la RICERCA DI SÈ, queste sono: la RICERCA MENTALE, la RICERCA MENTALE/SPIRITUALE e infine la RICERCA dell’ESSERE, vi è in realtà un ultimo passo ma che non può essere definito come fase (ne parlerò in seguito).
RICERCA MENTALE
Questa prima fase nasce dal porci come obbiettivo un qualcosa o un qualcuno che possa sostituire e ricolmare quel vuoto presente, è la ricerca di un surrogato che a fasi alterne utilizziamo nella speranza che quel nostro sentire possa cambiare e che in noi possa tornare a scorrere la Vita.
Quante volte nell’arco della nostra esistenza tutto il nostro mondo è stato basato su l’ALTRO ?
Quanti, quanti nomi gli abbiamo dato ?
Un Marito e/o Moglie, un ragazzo/a, il denaro, una casa accogliente, una bella macchina, un viaggio, un lavoro sicuro, gli amici, la religione (vissuta scolasticamente, di un Dio che punisce, che è separato e irraggiungibile, utilizzo dei dogmi senza una ricerca del proprio sentire), etc...
Sappiamo che il basare la nostra vita verso l’esterno da prima ci dona un grande stato di EUFORIA di ECCITAZIONE (dato dalla mente), come se davvero finalmente tutte quelle risposte abbiano un UNICO significato, ma è davvero così ?
Tutto questo quanto può durare ?
Per alcuni fortunati forse anni o quasi tutta la vita, ma per altri molto meno, la mente non può essere mai soddisfatta e ogni qual volta ci poniamo come obbiettivo qualcosa, al suo raggiungimento non ci basta più.
Come un bambino alla ricerca di un gioccatolo, appena raggiunto il gioco siamo già pronti a ricercarne uno nuovo.
Conosciamo bene tutto questo, ha fatto parte di noi, fa parte di noi e forse farà parte di noi, ma come possiamo davvero sperare che una persona o un oggetto possa “donarci” ciò che io stesso non riesco a donarmi ? potrà mai quella persona o quell’oggetto sostiturisi a me ?
La risposta intimamante la consociamo davvero tutti, ma proprio tutti, ed è proprio dal tipo di risposta che abbiamo la forzae il coraggio di donarci che può nascere la seconda fase, RICERCA MENTALE/SPIRITUALE.
RICERCA MENTALE/SPIRITUALE
Ed eccoci arrivati a questa fase che nasce propio dalla risposta che ci siamo dati nella fase precedente, potrà mai una persona o un oggetto sostiturisi a me ? La risposta è NO
E qui inizia una ricerca basata più verso noi che verso l’esterno..
Quindi cosa facciamo?
Iniziamo a comprendere che dovremmo in qualche modo trovare una via che ci possa donare la possiblità di sentire NOI e quindi inziamo a ricercarla, da prima cercando di attigengere in modo più profondo alle varie religioni, ma quì il grande ostacolo è proprio che le stesse sono state “create ad arte” dagli stessi uomini, tutto è nato per poter divulgare delle “verità” ma insieme ad esse sono state inserite tante altre verità che in realtà non erano parte dell’ESSERE che le ha espresse in un determinato tempo, quindi l’uomo di nuovo non ha fatto altro (attraverso un altro mezzo) che ricercare il suo riconoscimento e il suo potere (colmare il vuoto) mettendosi come intermediaro nella ricerca di un altro uomo , anche quì vi è una ricerca senza fine.
Compreso che le religioni non possono fino in fondo donarci quello che ricerchiamo davvero, iniziamo a rivolgergi ad altro e a ciò che oggi viene definito SPIRITUALE (spesso anche confuso con NEW AGE), ad esempio le tante tecniche (sappiamo quante ce ne sono), le vie inizatiche, le scuole a cui vengono dati tanti nomi, e cosa facciamo ?
Inziamo a praticare ciò che abbiamo scelto come se questo potesse donarci la possibilità di ricolmare quel VUOTO.
In realtà cosa stiamo facendo se non ripetere ciò che abbiamo fatto in passato utilizzando la persona di turno o l’oggeto di turno o la religione per ricolmare quel vuoto ?
Spesso molto spesso, questo praticare più che avvicinarsi a noi ci allontanano da noi, ci fa sentire “Potenti”, “al di sopra di altri” (perchè acquisiamo capacità che altri non hanno), ma quanto quella ricerca è andata verso noi ?
Forse nulla... perchè la nostra attenzione è stata sempre rivolta all’esterno, al compiacere l’altro o al sentirsi meglio dell’altro.
Pensiamo davvero che quel vuoto possa essere colmato in questo modo?
Può davvero il nostro ripetere costantemente (anche quì come fossero “dogmi”) ciò che ci viene raccontato nelle varie vie SPIRITUALI donarci fino in fondo noi ?
E quì nasce una nuova domanda fondamentale, questa è davvero Ricerca di Sè o ancora dell’altro ?
Quando comprendiamo che siamo ancora nella ricerca dell’altro, comprendiamo anche che la FORZA di tutto ciò che scegliamo di vivere o praticare non ha davvero forza se questa non è IMPRESSA da NOI.... che la VERA pratica non è fatta attraverso la mente, ma fatta attraverso lo sperimentare con l’ESSERE e quì si passa alla terza fase RICERCA DELL’ESSERE (la Scintilla si accende)
RICERCA DELL’ESSERE
Finalmente siamo giunti a comprendere che il praticare non è il ripetere mentalmente ciò che ci viene proposto ma è ben altro e cioè il viverlo attraverso se stessi, ed è solo questo che può donarci quella possibilità di TRASMUTAZIONE atta a fare divenire quella SCINTILLA ora ACCESSA un grande FUOCO dentro noi.
Inizia così una sperimentazione che ci porta a TOCCARE vari punti di NOI, in realtà ciò che andiamo a toccare all’inizio sono punti che NON FANNO parte di noi ma che noi reputiamo o crediamo tali.
E qui nasce una nuova comprensione o per meglio dire la nostra più grande SCOPERTA, quel vuoto che da sempre abbiamo sentito inizia a prendere connotazioni più definite, non è solo la ricerca di ME, ma che la ricerca di me è anche la ricerca di DIO in me, di DIO che attraverso di me si ESPRIME, IO SONO DIO che si MANIFESTA e ciò che è intorno a ME è lo stesso DIO che si MANIFESTA, nulla e nessuno è separato da ME.
Questa nuova comprensione (FUOCO) ci spinge sempre con più forza nella ricerca di NOI/DIO, ma come possiamo trasformarla in un reale senitre?
Ebbene (come detto in precedenza) per arrivare a sentire NOI e DIO in NOI c’è un solo modo, svuotarci di tutto ciò che non è NOI, di ciò che ci hanno fatto credere, di ciò che abbiamo creduto, del nostro vissuto che ci ha imbrigliati e bloccati, dei nostri dolori, da tutto ciò che crea uno strato che non ci permette di toccare la nostra vera ESSENZA.
Come può un bicchiere già ricolmo percepire qualcos’altro di cui non è ricolmo ?
Ebbene, noi siamo proprio come quel bicchiere e fin tanto che esso è ripieno di ciò che non è noi, non possiamo sentire noi.
Inizia così una fase che possiamo definire di SVUOTAMENTO/PULIZIA del nostro bicchiere e proprio in questa fase man mano che quel “non noi” viene portato fuori abbiamo la possibilità sempre più di iniziare a percepire le risposte alle domande che ci siamo da sempre fatti
Chi sono ?
Da dove vengo ?
Qual'è lo scopo della mia vita ?
Dove sto andando ?
Questa fase la possiamo “definire” dolorosa, scrivo “possiamo” perchè è vero che spesso ci porterà ad avere a che fare con dolori più o meno antichi, con situazioni più o meno antiche, con ciò che credevamo essere noi, ma in realtà quei dolori che sentiamo sono più legati al lasciare andare quelle parti che crediamo nostre (abbiamo attaccamento verso di esse, ci riconosciamo in esse), ed è proprio come sentirci staccare fisicamente dei pezzi dal nostro corpo.
Spesso il dolore è anche fisico perchè come ben sappiamo sul nostro corpo si possono localizzare più o meno delle tensioni, dei traumi, dei vissuti e tanto altro ancora, e proprio quando il lavoro di pulizia è in essere in quei punti in cui la nostra energia era stagnante viene molto sollecitata, perchè deve essere resa di nuovo viva.
Questa fase che può fare molta PAURA, in realtà è la grande possibilità che ogni “essere” ha di tornare a riabbracciare se stesso, di tornare a sentire AMORE per se stesso e l’amore che DIO in ogni singolo istante ci dona, perchè nulla e nessuno è escluso dal suo AMORE.
Non vi sono i bravi o cattivi, i belli o i brutti, i più meritevoli o i meno meritevoli.
Vi sono semplicemente “esseri” che si donano la possibilità di percepire il suo AMORE, che scelgono di andare con forza verso di loro e verso di LUI.
Il suo ABBRACCIO è sempre li presente, ed ogni qual volta che riusciamo a concederci di essere con NOI, ci concediamo si essere con LUI e nel suo abbraccio.
Spesso nei miei seminari vi sono persone che iniziano a piangere senza sapere perchè lo stanno facendo e appena hanno la possibilità di condividere subito mi dicono... “ho pianto e forse ancora sto piangendo ma non so bene perchè, sento solo dentro di me come di aver riconosciuto qualcosa”, guardo sempre queste persone con occhi meravigliati, perchè ciò che hanno potuto toccare è davvero la meraviglia in persona, a loro rispondo ... il tuo pianto viene da dentro di te, dalla tua anima che si è sentita di nuovo a casa, ha risentito quell’abbraccio del PADRE che ci avvolge completamente tanto da lasciarci quasi senza fiato-.
Come può un AMORE così puro è totale essere per me o anzi essere io stesso quell’AMORE ?
Ebbene questa è la VERITA’ nascosta, noi siamo esattamente quella stessa verità che è così IMMENSA da farci PAURA.
Molti molti che toccano spesso si ritraggono, ma quella fiamma ora mai è ACCESA e verrà sicuramente il TEMPo per loro di tornare a LUI con una spinta ancora maggiore che gli permetterà di ESSERE COSTANTEMENTE in quell’ABBRACCIO, vivendo pienante il proprio ESSERE per ciò che dalla nascita ha scelto di ESSERE, colui che ESPRIME il DIVINO in ogni singolo istante della sua VITA, facendo ardere la sua VITA finalemente di VITA STESSA grazie alla sua FIAMMA che ora è in grado di dare LUCE e RISCALDARE il suo CUORE e il CUORE di chiunque avrà la possibilità di condividere degli attimi con lui.
Diciamo che queste utime righe fanno parte di quell’ultimo passo di cui parlavo all’INIZIO, in realtà ESSO è la MANIFESTAZIONE STESSA dell’ESSERE.... ma di questo ne parleremo in un altro tempo...